Benvenuti nel sito del Gruppo Speleo Alpinistico Vallo di Diano APS

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A cura di Michele Grillo.

Oggi abbiamo concluso una prima parte della nostra esplorazione nelle terre selvagge dei tre confini.

Tre confini

Le enormi pareti rocciose ed instabili ci hanno costretto a proseguire in due step: attrezzare la parete per la risalita con una prima visione al nostro obbiettivo principale (una grotta in parete al fianco del grande portale), per poi ritornare, rilevare tutto per il catasto ed entrare in un angolo della grotta per vedere se questa proseguiva, ma purtroppo la fortuna non è stata della nostra.

Ma va bene così, stanchi e soddisfatti, avendo rilevato per il catasto il grande portale, la grotta in parete (a cui abbiamo assegnato il nome: "Grotta DP20fix") e la piccola grotta sotto.

Tre confini 3Tre confini 4

 

In queste terre silenziose e affascinanti il tempo scorre lentamente per la natura selvaggia che lo circonda, il canto dei corvi ti distoglie dalla concentrazione e ti fa capire che quelle terre e quello che vuoi scoprire non è tuo!

Ritorneremo per l' ultimo obbiettivo da esplorare, ma poi andremo via, lasceremo in pace questi posti, posti non adatti all'uomo, ma solo allo scorrere silenzioso del tempo di una natura selvaggia!!!

Hanno partecipato fino ad ora nel giro di ricerche Grillo Michele, Costantino Perciante, Domenico Perrotta, Adriano Auleta, Antonio Laneve e Pino Paladino

SSG PiantaDP 20 fix Pianta

Gran Portale PiantaTre confini 2


 

 

Gsavd: Domenico Perrotta, Giuseppe Paladino

Periodo abbastanza complesso questi ultimi mesi di inizio 2025, la partecipazione del gruppo alle uscite in grotta è sempre più rada, per motivazioni individuali più che comprensibili, e alla fine siamo in due, ma l’importante è fare.

Quarta tappa a Grava d’Inverno, dopo una prima uscita con gli amici del Cai Na, e le successive del Gsavd fino all’armo del secondo P35, io e Pino ci accingiamo a raggiungere il fondo (il “vecchio fondo” mi dirà Pino in grotta, perché in realtà poi ce n’è un altro...o meglio qualcosa che gli somiglia...o forse sono io che somiglio ad uno che sembra capire quello che dice Pino...alla fine dico “si, ho capito”...ma sta “storia di fondi” in fondo forse non mi è molto chiara...ma lasciamola lì…).

Calda giornata di marzo: a Sant’Angelo a Fasanella salutiamo quelli del Cai Na che vanno a disarmare DPIF a Corleto Monforte (con tanto di autorizzazione del Sindaco, del Prefetto, il Presidente della Repubblica e anche il fratello di Parascandalo), quando, sistemato l’occorrente in una sola auto, saliamo all’Osservatorio Astronomico.Sacchetto d’armo, corde, maglie rapide, questa volta simulo il tutto come si deve, registrando l’avvicinamento col Gps e portandomi per la prima volta il telefono in grotta (lasciato all’imbocco del primo pozzo), perché in effetti ha più senso averlo lì in caso di necessità, piuttosto che dover uscire dalla grotta e dover arrivare fino all’auto a riprenderlo (impresa affatto banale a quanto mi hanno raccontato, soprattutto in caso di nebbia).

Ore 11:45: Entriamo.

Sacco non esagerato, ma bisogna avanzare con passo regolato per non sudare eccessivamente: la discesa è tranquilla, Grava d’Inverno e i suoi abitanti ci accolgono in un silenzio di pace, qualcuno dorme appeso a testa in giù: “Occhio qui, fai attenzione a non disturbarlo!”...”e che cazzo, proprio vicino al frazionamento si doveva addormentare?!”. Scendiamo:  pozzetti, P35, l’ultima calata attrezzata dai ragazzi...finalmente il mio primo armo! Pino comincia a tirar fuori l’occorrente dal sacchetto d’armo, mentre io mi allungo sulla cengia per studiare passaggio e calata: un attacco naturale, primo buco, armo un traverso che porta all’imbocco del salto da 5m: “Pinoooo a me non sembrano 5m!”, “Ma noooo, è che da sopra non sembrano”...infatti da sotto ne sembreranno all’incirca una ventina. 

Comunque io armo e fortunatamente ho delle agevolazioni: Pino per l’occasione ha pensato bene di usare un canapone che a malapena entrava nel discensore (farci la chiave non lo racconto proprio), niente moschettoni ma solo maglie rapide (ché qua il materiale non è che ce lo regalano) e quando hai finito di bestemmiare perché il canapone a malapena ci entrava dentro e, strapieno di fango, è un casino aprire, chiudere...ché ti scivola tutto, ecco che Pino caccia fuori le ultime maglie rapide che non erano neanche da 13, ma da 14...nessuno dei due ovviamente ha la chiave. 

Ma finalmente arriviamo giù:  posso scaricarmi tutta l’attrezzatura da dosso e, da ‘albero di Natale’, ritorno un normale speleologo...posso dirmi soddisfatto del mio primo armo. La grotta cammina oramai in orizzontale: un passaggio tra crolli e dopo una disarrampicata di qualche metro siamo finalmente al vecchio fondo. L’acqua è stupenda, un blu che spicca soprattutto perché tutto intorno è fango, fango di cui credo mi ricorderò per tutta la vita, perché data un’occhiata sommaria e guardato l’orologio (sono le 15:45) decidiamo di risalire.

sifone grava dinverno

Il primo ad avviarsi e Pino: dà un’occhiata in un punto che poi decideremo che in futuro uno sguardo in più lo merita, supera il frazionamento e arriva sopra.  

“LI-BE-RA!”

Ok, mi preparo: qualche pedalata e sono già al frazionamento, passo al tiro lungo e qualcosa non va come dovrebbe: all’inizio era soltanto la maniglia che ogni tanto andava di liscio, ma bastava muoverla in maniera più lenta e decisa per bloccarla. A metà salto invece si aggiunge anche ìl croll: il troppo fango accumulato nello scarico della molla faceva si che quando salivo, la corda non scorreva e non appena con la mano destra la recuperavo da sotto per poter salire, la corda scorreva benissimo...perchè il croll rimaneva aperto! Un calvario: spostavi la maniglia...e dovevi assicurarti che fosse bloccata...pedalavi...e dovevi contemporaneamente con la mano destra tirare la corda (che oramai non ne voleva sapere più di sfilare) e bloccare il croll (che non si sarebbe richiuso da solo, perché oramai il sistema a molla era andato).

Pino: “T U T T O    B E N E E E E?”

Risposta: “S I I I I I I… FINCHE’ MANIGLIA E CROLL NON MI SI APRONO CONTEMPORANEAMENTE!”

Arrivo su avanzando 10 cm alla volta: la risalita più stancante della mia vita. Ad un certo punto avevo anche pensato di fare cambio attrezzi e scendere per lavare i bloccanti, ma quando poi ho visto che il mio discensore era un ammasso di fango quasi concrezionato, ho pensato forse che era meglio risalire...piano piano...ma meglio risalire.

Racconto a Pino l’accaduto e intanto continuiamo a risalire: tra una bestemmia e una risata, ripercorriamo tutta la grotta a ritroso, sottolineando come a volte una semplice pausa possa cambiarti in meglio la vita:

                                             NON HO NESSUNO         SCOPO

                                                          E SONO FELICE…

Alle vaschette possiamo finalmente pulire un po’ meglio l’attrezzatura, ma l’acqua da sola non basta e la promessa che mi faccio per il futuro è procurarmi uno spazzolino o comunque qualcosa di adeguato per la pulizia degli attrezzi in caso di fango.

Ore 18:15: siamo fuori.

Sono le ultime deboli luci prima di una luna che illuminerà a giorno tutta la vallata dell’osservatorio astronomico: l’aria è calma, finalmente ci cambiamo, una bella tazza di the caldo, cioccolato fondente e anche questa giornata in grotta ha regalato tanti bei ricordi.

Domenico Perrotta

Come Gruppo Speleo Alpinistico Vallo di Diano, ogni anno organizziamo con entusiasmo una giornata di avvicinamento alla speleologia, un momento aperto a tutti per far conoscere da vicino il mondo sotterraneo, con le sue bellezze, i suoi silenzi e le sue profonde suggestioni.

avvicinamento 2025 5

Anche questa volta abbiamo scelto di accompagnare i partecipanti nella Grotta di Mariolomeo, una cavità ad andamento orizzontale, situata nel comune di Casaletto Spartano. All’iniziativa hanno preso parte 22 persone, provenienti non solo dalla Campania ma anche dalla vicina Basilicata.

avvicinamento 2025 2

Tra loro anche alcuni bambini, segno che la curiosità e il desiderio di esplorare non hanno età. Con noi anche gli amici del Gruppo Speleo Melandro, con cui condividiamo da sempre esperienze, valori e passione per il mondo ipogeo.

avvicinamento 2025 3

La giornata è iniziata con una breve introduzione sul nostro gruppo, su cosa significa fare speleologia e su come comportarsi in grotta, per garantire la sicurezza di tutti e il rispetto dell’ambiente.

avvicinamento 2025 4

Una volta entrati, abbiamo effettuato alcune soste lungo il percorso per raccontare l’origine delle cavità carsiche, la fragilità e l’importanza di questi ambienti, e soffermarci su uno degli aspetti più significativi: la presenza dell’acqua sotterranea, risorsa invisibile e fondamentale, che questi territori custodiscono con estrema delicatezza.

Tra i momenti più emozionanti, l’invito ai partecipanti a spegnere le luci e restare in silenzio. Un gesto semplice, ma capace di trasformarsi in un’esperienza profonda: ascoltare il buio significa percepire lo spazio, se stessi e la voce della natura, che anche nel silenzio più assoluto riesce a farsi sentire.

Usciti dalla grotta, ci siamo ritrovati tutti insieme per un pic-nic conviviale, ricco di sapori, chiacchiere e condivisione. Perché la speleologia è anche questo: fare gruppo, vivere esperienze autentiche, creare legami. È stata una giornata intensa, vissuta con entusiasmo, curiosità e meraviglia. Ringraziamo di cuore tutti i partecipanti per la fiducia e l’energia che hanno portato con sé.

avvicinamento 2025 1

 

Anche quest'anno il GSAVD propone una giornata di avviciamento alla speleologia.

Un'occasione unica per emozionante viaggio nel mondo ipogeo che è presente sul territorio del PNCVDA

Un invito ad esplorare le meraviglie nascoste nelle profondità sotterranee.

Vieni con noi per un'esperienza indimenticabile di connessione con la storia segreta della terra!

Partecipa il 06 aprile 2025 alla giornata di avvicinamento alla speleologia, lasciati sorprendere!

Giornata di avvicinamento 2025

ORE 9:00 Incontro con i partecipanti presso la pompa di benzina Esso, uscita autostradale Padula – Buonabitacolo

ORE 9:30 Partenza per la Grotta Mariolomeo – Casaletto Spartano (SA)

ORE 10:30 Ingresso Grotta Mariolomeo

ORE 14:30 Pranzo a sacco (a carico dei partecipanti)

ORE 17:00 Fine attività

Scarica in fondo all'articolo la domanda di partecipazione e informativa sulla privacy e il programma.

N.B. Portare a seguito guanti da lavoro e un ricambio completo di vestiario e scarpe (grotta bagnata e fangosa)

prenotazione obbligatoria entro e non oltre il 30 marzo 2025,

massimo 20 partecipanti,

tagliando assicurativo costo 5,00 euro a persona

Allegati:
Scarica questo file (Modulo di partecipazione 06 aprile 25.pdf)Modulo di partecipazione[ ]629 kB
Scarica questo file (Programma giornata di avvicinamento 06 aprile 25.pdf)Programma e avvertenze[ ]180 kB